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Call for paper RH 2019 Restructuring of the rural territory

Laboratorio di storia delle Alpi

La ristrutturazione del territorio rurale attraverso la fondazione di villaggi nuovi, come volano dell’economia urbana (medioevo-prima età moderna)

 

Introduzione

Come ha scritto una studiosa degli insediamenti italiana, dar vita a un nuovo insediamento e a una nuova comunità è sicuramente un’iniziativa creativa e complessa, «dal contenuto eminentemente politico», anche quando si vogliano riconoscere presenti motivazioni di ordine economico o, meno frequentemente, militare.

Perciò non ci si deve stupire – prosegue la studiosa – se l’attenzione al tema sia risultata costante e abbia registrato interesse sia da parte degli storici, sia da parte degli archeologi sia da parte degli studiosi dell’architettura e dell’urbanistica con una progressiva integrazione delle rispettive acquisizioni.

 

Lo scopo del panel

L’obiettivo del panel è quello di esaminare il fenomeno della fondazione di insediamenti rurali tra XII e XIII secolo come un importante volano dell’economia urbana e uno dei pilastri di quest’ultima.

Infatti, come è stato notato, che per iniziativa propria una città potesse fondare e possedere «un intero e popoloso villaggio, dotato di un proprio poderium», soprattutto «in un’area contesa e confinante con il dominio altrui, era una raffinata ma dispendiosa e del tutto sperimentale, operazione di politica territoriale, non sempre coronata da successo».

Perciò, secondo tale prospettiva, l’organizzazione delle campagne sarebbe strettamente legata alle necessità della città non solo di disciplinare il territorio e di razionalizzarne le produzioni per soddisfare i bisogni dei propri mercati, ma anche uno strumento adatto a produrre un effetto positivo di trascinamento dell’economia urbana e delle aspirazioni politiche cittadine.

In tale orizzonte le campagne diventerebbero il luogo della manifestazione del potere e delle ambizioni delle città pur mantenendo un loro protagonismo tutto da esplorare e che le città stesse non potevano sottovalutare. Perciò concentrarsi sulle fasi iniziali dello stabilirsi di un progetto di insediamento rurale sarà interessante soprattutto per quelle iniziative destinate al fallimento o a restare allo stato incoativo senza potersi sviluppare realmente.

Infatti, al di là dei casi di successo, appare promettente analizzare soprattutto le cause del mancato radicamento di progetti che appaiono altrettanto carichi di preziose informazioni sul mondo rurale e i suoi rapporti con quello urbano quanto i tentativi riusciti.

 

I temi

I temi dunque possono essere molti e diversi: individuare le ragioni, gli ambienti e le forze che costruiscono il progetto; quelle che lo mettono in atto nelle fasi iniziali; confrontare gli strumenti utilizzati nei diversi casi come per esempio le esenzioni fiscali e altri vantaggi promessi agli agricoltori e ai contadini che si fossero trasferiti nei nuovi villaggi; esaminare anche comparativamente le ragioni dei successi e dei fallimenti; studiare le capacità di resistenza o le fragilità delle comunità contigue al nuovo insediamento, solo per fare alcuni esempi.

 

L’approccio

Un approccio che utilizzi sia fonti scritte sia iconografiche – se disponibili – sia archeologiche è incoraggiato anche se non obbligatorio poiché dipende anche dagli argomenti proposto che i papers vorranno proporre.

Inoltre saranno benvenuti i papers dedicati all’analisi di nuovi insediamenti rurali collocati in aree alpine e/o prealpine.

 

roberto.leggero@usi.ch

Deadline: 1 Febbraio 2019

 

Bibliografia

  • Paola Guglielmotti, Villenove e borghi franchi: esperienze di ricerca e problemi di metodo, «Archivio storico italiano», 166 (2008), pp. 79-86.
  • Mirella Montanari, I borghi nuovi come fulcri dell’espansione commerciale urbana: il caso di Novara (secc. XII-XIII), in Le Villenove nell’Italia comunale, a cura di R. Bordone, Montechiaro d’Asti, Dario Musso Editore, 2003, pp. 119-132.
  • I borghi nuovi. Secoli XII-XIV, a cura di A. Comba e A. A. Settia, Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, Cuneo 1993.
  • Pierre Dubuis, Les petites villes du diocèse de Sion au Moyen Age (IXe-XVe siècles), in « RSS », 38, 1988, pp. 107-126.
  • F. Divorne, Berne et les villes fondées par les ducs de Zähringen au XIIe siècle, 1991
  • Antoine Glaenzer «Nugerol: l'exemple d'une ville neuve qui ne s'est pas développée (1260-1351)», in MN, 1996, 55-66.